Una stoia molto lunga quella vitivinicola di castellano, le prime documentazioni trovate risalgono infatti ai primi del 1808 dove i conti Lodron riportavano la produzione di vino e il "fabbisogno del paese di Castellano"
Nel 1808 troviamo un documento in cui è richiesto il quantitativo di uva da vino raccolta nel paese, e il fabbisogno occorrente espresso in "Emeri" unità di misura del tempo.
1 emero = equivaleva a 56 - 58 litri circa per la nostra zona, quindi la produzione era di 376 emeri,
equivalenti a litri 21.056, ed il consumo del paese era di 450 emeri corrispondenti a litri 25.200.
Gli abitanti a quel tempo, come si può vedere nella tabella, erano 359.
La tradizione vinicola della mia famiglia ha radici profonde, risalenti a mio trisnonno Luigi Manica, figlio di Abele, che nei primi anni '20 aprì una trattoria per vendere il suo vino, principalmente "Schiava Gentile", durante le manovre militari.
Nel 1952, Remo, suo figlio, fondò la trattoria-albergo Serena, mantenendo viva la tradizione fino alla chiusura nel 1994.
Dopo una generazione, nel 2002, mio padre Eros decise di tornare alla viticoltura, riacquistando i vigneti abbandonati e ripristinando la coltivazione. Con l'aiuto di mio nonno Ermanno, fu tra i pionieri nel riportare la viticoltura a Castellano trasmettendo anche a me l'amore per questo lavoro.
Nel 2022, con il desiderio di valorizzare il nostro territorio, ho fondato FEUDO CASTEL BAZOM, una cantina dedicata alla sostenibilità e alla valorizzazione del patrimonio locale.